3.
La
curiosità e il piacere della scoperta fanno la differenza. Ovvero come superare
i propri limiti fisici alla prova con la malefica combo: giornata da bollino
rosso, tacchi considerevoli (almeno per me) e ascensori guasti. In questo caso non
vedevo l’ora di dare un’occhiata da vicino all’autunno-inverno di Esme Vie, vincitrice (ex aequo con
Arthur Arbesser) di Who Is On Next? 2013.
Giunta alla meta sono stata accolta da una atmosfera soft
d’altri tempi, come la collezione e come la designer Julia Voitenko, perfetta personificazione dello stile della griffe:
femminile, delicata, impeccabile nel suo completo di seta rosa di chiara
ispirazione anni Cinquanta eppure essenziale e moderno.
I looked forward to glancing at the fall-winter of Esme Vie, winner (along with Arthur
Arbesser) of Who Is On Next? 2013.
The
soft atmosphere of the presentation was coordinated with the collection and the
designer Julia Voitenko, perfect
embodiment of the Esme Vie style:
feminine, exquisite, impeccable in her pink satin suit, clearly inspired by
Fifties but simple and modern.
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Julia Voitenko |
Questa è infatti la
cifra di Esme Vie: un mix di minimalismo e di chic anni Cinquanta/Sessanta - punti di
riferimento Christian Dior e Cristobal Balenciaga - per un
risultato atemporale in bilico tra contemporaneità e suggestioni del passato.
And this is the code of the griffe:
a mix of minimalism and Fifties/Sixties
elegance - the references are Christian
Dior and Cristobal Balenciaga -
that gives life to an atemporal result suspended between the state of being contemporary and the
fascinations of the past.
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Christian Dior - 1954 - ph. Mark Shaw - Pinterest |
Quel
passato di cui Julia riprende il
meglio: un’idea di moda che è il contrario del fast fashion, che non insegue
l’ultimo trend, che rifugge l'omologazione. Una moda che è sinonimo di
lavorazioni sartoriali italiane finite nel dimenticatoio - vedi le tecniche di
cucitura utilizzate da Mila Schön -,
And Julia
recovered the best part of that past: an idea of fashion that is the opposite
of fast fashion, doesn’t chase the latest trend, shrinks from the uniformity
but is synonymous with Italian handmade makings - like the techniques of
stitching employed by Mila Schön -, fine fabrics, adaptability of the items to the
requests of the customers, in a few words: demi-couture.
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Mila Schon - Benedetta Barzini - ph. Henry Clarke - Roma, marzo 1968 - Pinterest |
di materiali pregiati e di adattabilità dei capi alle richieste delle clienti,
elementi che collocano Esme Vie in
una dimensione a sé stante, che potremmo definire demi-couture.
E
in questo showroom candido dal tetto spiovente l’aria che si respira è un po’
quella dell’atelier.
Qui - tra manichini e stand - si rincorrono cappotti,
abiti, gonne, bluse, tailleur dalle linee limpide e nette espresse attraverso tessuti (satin,
gabardine double, baby lama) spesso doppiati per dare maggiore consistenza e
una palette deliziosa che va dal bianco al cipria, al rosa, al nude, fino al rosso
rubino.
So, in this pure white showroom, fabrics
like satin, double gabardine, baby lama and a delicious palette characterized the
formal neatness of linear coats, dresses, skirts and blouses interrupted by
necklaces and those micro metal peonies
that have become distinguishing feature and signed the heartbeat outfits.
Tutto nella più pura pulizia formale spezzata solo da collier a foglia
e da quelle micro peonie metalliche che - diventate tratto distintivo - siglano
i look più ricercati, quelli da batticuore.
Finiamo con alcune immagini della p-e 2014.
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Esme Vie - spring-summer 2014 |
Etichette: Esme Vie, Fall-Winter 2014-15, Fashion Shows, Julia Voitenko, Milan Fashion Week, Nuove Griffe, Sfilate, Spring-Summer 2014