MILANO FASHION WEEK - FW 14-15: Esme Vie


3.


La curiosità e il piacere della scoperta fanno la differenza. Ovvero come superare i propri limiti fisici alla prova con la malefica combo: giornata da bollino rosso, tacchi considerevoli (almeno per me) e ascensori guasti. In questo caso non vedevo l’ora di dare un’occhiata da vicino all’autunno-inverno di Esme Vie, vincitrice (ex aequo con Arthur Arbesser) di Who Is On Next? 2013.
Giunta alla meta sono stata accolta da una atmosfera soft d’altri tempi, come la collezione e come la designer Julia Voitenko, perfetta personificazione dello stile della griffe: femminile, delicata, impeccabile nel suo completo di seta rosa di chiara ispirazione anni Cinquanta eppure essenziale e moderno. 


I looked forward to glancing at the fall-winter of Esme Vie, winner (along with Arthur Arbesser) of Who Is On Next? 2013. 
The soft atmosphere of the presentation was coordinated with the collection and the designer Julia Voitenko, perfect embodiment of the Esme Vie style: feminine, exquisite, impeccable in her pink satin suit, clearly inspired by Fifties but simple and modern. 



Julia Voitenko


Questa è infatti la cifra di Esme Vie: un mix di minimalismo e di chic anni Cinquanta/Sessanta - punti di riferimento Christian Dior e Cristobal Balenciaga - per un risultato atemporale in bilico tra contemporaneità e suggestioni del passato.



And this is the code of the griffe: a mix of minimalism and Fifties/Sixties elegance - the references are Christian Dior and Cristobal Balenciaga - that gives life to an atemporal result suspended between the state of being contemporary and the fascinations of the past. 
 

Christian Dior - 1954 - ph. Mark Shaw - Pinterest
Christian Dior - 1957 - Pinterest
Cristobal Balenciaga - anni 50 - Pinterest


Quel passato di cui Julia riprende il meglio: un’idea di moda che è il contrario del fast fashion, che non insegue l’ultimo trend, che rifugge l'omologazione. Una moda che è sinonimo di lavorazioni sartoriali italiane finite nel dimenticatoio - vedi le tecniche di cucitura utilizzate da Mila Schön -, 


And Julia recovered the best part of that past: an idea of fashion that is the opposite of fast fashion, doesn’t chase the latest trend, shrinks from the uniformity but is synonymous with Italian handmade makings - like the techniques of stitching employed by Mila Schön -, fine fabrics, adaptability of the items to the requests of the customers, in a few words: demi-couture.


Mila Schon - Benedetta Barzini - ph. Henry Clarke - Roma, marzo 1968 - Pinterest


di materiali pregiati e di adattabilità dei capi alle richieste delle clienti, elementi che collocano Esme Vie in una dimensione a sé stante, che potremmo definire demi-couture.
E in questo showroom candido dal tetto spiovente l’aria che si respira è un po’ quella dell’atelier. 

 


Qui - tra manichini e stand - si rincorrono cappotti, abiti, gonne, bluse, tailleur dalle linee limpide e nette espresse attraverso tessuti (satin, gabardine double, baby lama) spesso doppiati per dare maggiore consistenza e una palette deliziosa che va dal bianco al cipria, al rosa, al nude, fino al rosso rubino. 



So, in this pure white showroom, fabrics like satin, double gabardine, baby lama and a delicious palette characterized the formal neatness of linear coats, dresses, skirts and blouses interrupted by necklaces and those micro metal peonies that have become distinguishing feature and signed the heartbeat outfits. 
 




Tutto nella più pura pulizia formale spezzata solo da collier a foglia 




e da quelle micro peonie metalliche che - diventate tratto distintivo - siglano i look più ricercati, quelli da batticuore.




Finiamo con alcune immagini della p-e 2014.


Esme Vie - spring-summer 2014

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