MILANO FASHION WEEK - FW 14-15: MSGM, Gentucca Bini

Finale della sfilata MSGM f-w 14-15

MFW. Ci eravamo lasciati giovedì, dopo un intenso primo giorno all’insegna di N°21, Sara Battaglia e un meteo instabile. L’intenzione era di fare un resoconto quotidiano ma da lì in poi sono stata risucchiata in un vortice che ha mandato i miei propositi a farsi benedire.
Riemergo oggi, con difficoltà motorie ma con la mente piena di sensazioni, input e cose incredibili a cui ho assistito in questa folle settimana. Per sintetizzare tutto ho previsto un rigido programma di slittamenti temporali. Partiremo dalla fine - ovvero ultimo giorno e ultima sfilata - andando a ritroso. Bello no?



Sono le 19 di domenica 23 e - nemmeno vivessi in un film - tutto sta per concludersi dov’era iniziato. Nel medesimo spazio in cui era andata in scena l’apoteosi di N°21 sta per consumarsi una nuova, inaspettata visione: quella di MSGM.
Sarà che nell’attesa disagevole - causa folla compatta e agguerritissima - vengo colta da estasi improvvisa sulle note lontane di Sour Times dei Portishead, ma l’uscita delle modelle colpisce dritta nel segno come una mitragliata di assoluta sorpresa. Perché davanti agli occhi si para un tale denso tripudio di stampe e tessuti da stendere i sensi: tanti fiori sull’orlo della disintegrazione, jacquard materici con magmatici motivi astratti ispirati a Gerhard Richter, foto di volti, pennellate di colore, lamè, pelliccia, paillette incrostate come squame di sirene. Tutto vivido, cupo e perverso al tempo stesso. 

Gerhard Richter

Tutto declinato su completi maschili e su abiti femminili un po’ rétro in continua sovrapposizione con pantaloni skinny di pelle che conferiscono quell’aria rock’n’roll maudit pronta a far fuori qualsiasi sospetto di eleganza classica. 


Anche il principe di Galles si accosta a fiori tappezzeria, fasce a contrasto, effetti pittorici e pelliccia nel più puro mix & match a cui fa da contraltare il total look lamè oro o floreale. 


Deliziosi i vestitini a cupola, i decori a specchio e le felpe abbinate alle gonne di pizzo e paillette.


Nel backstage Massimo Giorgetti è assediato dagli intervistatori, ci sono anche Fabio Novembre e sua moglie Candela venuti a complimentarsi, l’atmosfera è frizzante e io sono ipnotizzata dalla moodboard che unisce ritratti di Bjork, copertine di Portishead e Radiohead, opere di Richter, foto di fiori distrutti, campioni di stoffa. 

Moodboard MSGM f-w 14-15

Un collage irresistibile che avrei portato volentieri via con me magari - ça va sans dire - insieme a uno qualsiasi di questi outfit.



Qualche ora prima invece alla Galleria MAAB di Via Nerino Gentucca Bini presentava la sua collezione con un divertente speed date. 15 ragazzi - pronti a interagire con chiunque come da copione - indossavano le sue bellissime felpe jacquard con ricami e pattern tra ironia e nonsense.


Alle pareti altrettanti amici di Gentucca - Mariuccia Casadio, Renata Molho, Uberta Zambeletti, Michela Gattermayer, Michele Lupi, Fabio Novembre… - erano immortalati con gli stessi capi nelle Polaroid di Hugh Findletar


Tra zebrati, check, pois giganteschi, camouflage e cristalli, svettavano i dinosauri e i pezzi più surreali ed evocativi, omaggio a Schiaparelli e Dalì. Inutile dire che mi sono perdutamente innamorata della felpa con mega insetto alla Elsa, ma è tutta la collezione a essere interessante e fresca proprio come la persona che l’ha concepita.




    

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