E dopo una settimana
dall’inizio facciamo una prima sintesi parziale del Festival di Cannes.
A PROPOSITO DI FILM
Davvero molti i titoli interessanti
quest’anno; ecco alcuni di quelli più attraenti, almeno fino a oggi.
Inside Llewyn Davis
dei fratelli Coen è la storia triste
e un po’ comica di Llewyn Davis, musicista sfigato che cerca invano di farsi
strada nel duro ambiente del Greenwich Village anni Sessanta. Ispirato alla vita
di Dave van Ronk, musicista folk e
amico di Bob Dylan, Inside Llewyn Davis
tratteggia l’esistenza grama del protagonista costretto a vivere in perenne
esodo tra divani e corridoi e vittima di un mondo decisamente ostile. Ironico,
intriso di musica e di personaggi strambi, Inside
Llewyn Davis è forse il film dei fratelli
Coen che ci si attendeva dai tempi di Fratello
Dove Sei. Accanto a Oscar Isaac -
che interpreta Llewyn - ci sono Carey
Mulligan, Justin Timberlake,Garrett Hedlund e il gigantesco (in
tutti i sensi) John Goodman. Ottime le
critiche; possibile Palma d’Oro.
Le Passé
di Asghar Farhadi. Già autore del
magnifico Una Separazione, Farhadi segue anche in questo caso una
vicenda familiare orchestrandola però su tre personaggi principali: Ahmad (Ali Mosaffa), Marie (Bérénice Bejo) e Samir (Tahar Rahim). Con l’evolversi della
trama si scoprono progressivamente risvolti imprevedibili e colpi di scena
distillati in una costruzione esemplare quasi da indagine poliziesca. Comportamenti
terribili, sensi di colpa e tentativi di nascondere il passato si dipanano a
tracciare un ritratto desolante a cui danno forza attori bravissimi, prima tra
tutti la Bejo. Possibile Palma
d’Oro.
La Grande Bellezza
di Paolo Sorrentino è l’unico film italiano
in concorso. Destinatario di critiche discordanti - divise tra entusiasmo
estero e scetticismo italico - è il film da vedere assolutamente e subito (da
ieri è nelle nostre sale). Jep Gambardella (Toni Servillo), scrittore di un solo libro di successo e giornalista
annoiato è un irriducibile presenzialista nella vita notturna della capitale. L’ambiente
è un po’ quello di Dagospia e di Cafonal: Roma e il suo grottesco circo
di habitué dei salotti bene, interpretati da un cast di attori che comprende
anzitutto Carlo Verdone e Sabrina Ferilli, affiancati da
comprimari di lusso come Iaia Forte,
Carlo Buccirosso, Pamela Villoresi, Roberto Herlitzka, Isabella Ferrari,
Galatea Ranzi o Massimo De Francovich. Denso di citazioni letterarie e di una possente colonna
sonora, La Grande Bellezza viaggia
sul registro della visionarietà e dei rimandi felliniani; tra comicità e poesia,
ci fotografa in maniera debordante e impietosa.
Behind the Candelabra
di Steven Soderbergh narra la smodata
storia d’amore tra il pianista Liberace (Michael
Douglas) e il giovane Scott Thorson (Matt
Damon). Una storia d’amore segreta, in un’epoca - gli anni Settanta - in
cui un personaggio camp come Liberace poteva anche riuscire a tenere nascosta la propria omosessualità. Il film segue con uno stile netto e volutamente kitsch la
parabola discendente ed eccessiva che parte da un sodalizio felice e rutilante,
tutto lustrini e sregolatezze, per calarsi via via in una spirale negativa e
cupa. Possibili premi.
Miele
di Valeria Golino - presentato nella
sezione Un Certain Regard - è in sala
da un po’, quindi se non l’avete ancora visto vi consiglio di provvedere al più
presto. Basato sul romanzo di Mauro Covacich Vi Perdono, tratta il difficile tema della dolce morte in modo asciutto,
delicato e non scontato. Miele è il nome in codice di Irene (Jasmine Trinca) che per denaro ma anche
per convinzione aiuta a morire persone che vogliono farla finita con una vita
di sofferenza. Fino a quando incontra l’ingegnere Grimaldi (un eccellente Carlo Cecchi) che vuole la stessa
assistenza pur essendo in perfetta salute. Un film commovente senza essere
lacrimevole, intenso e imprevedibile ma soprattutto caratterizzato da una
grande forza visiva. Incrociamo le dita!
Un Château en Italie
di Valeria Bruni Tedeschi è un’opera
autobiografica in cui la regista - partendo dalla vendita di un’antica dimora
italiana - parla di sé, della sua famiglia e del rapporto col fratello Virginio
(Filippo Timi) morto di Aids nel
2006. I nomi sono diversi ma i riferimenti evidenti; rimarcati dalla
partecipazione nel ruolo di se stessi di Marisa
Borini e Louis Garrel,
rispettivamente madre ed ex compagno di Bruni
Tedeschi. Così temi come la morte, l’insoddisfazione per la propria vita,
la famiglia vengono filtrati attraverso uno stile leggero, auto-parodistico e
malinconico che ha molto deliziato alcuni e molto irritato altri.
In Jeune & JolieFrançois Ozon racconta un anno nella
vita della bellissima diciassettenne Isabelle (la modella Marine Vacth). Un anno particolare perché caratterizzato dall’iniziazione
sessuale attraverso la scelta di prostituirsi. Le sperimentazioni sessuali,
l’intimità, la costruzione dell’identità di Isabelle anche a costo di essere
scoperta dagli adulti sono rappresentati dal regista senza morbosità e senza
esprimere giudizi.
The Bling Ring
di Sofia Coppola - nella sezione Un Certain Regard - è ispirato alla
vicenda del gruppo di adolescenti che qualche anno fa mise a segno una serie di
colpi nelle ville delle star di Hollywood. Il bottino? Non soldi, ma abiti,
scarpe, borse e gioielli di lusso. Oggetti del desiderio che conosciamo bene ma
che qui diventano un’ossessione, un feticcio per sentirsi accomunati ai propri miti
e per arrivare al Santo Graal della fama a tutti i costi. Nel cast Emma Watson, ormai lontana dai tempi di
Harry Potter. Curiosità: Paris Hilton
- vittima del vero Bling Ring - compare nel ruolo di se stessa e ha messo a
disposizione la propria casa per le riprese. Fascinoso e dotato di una notevole
soundtrack, The Bling Ring ha diviso
i critici, accusato da molti di stanchezza e monotonia.
A PROPOSITO DI RED
CARPET
Cannes un po’ sotto
tono rispetto allo scorso anno ma alla fine va bene conunque, nonostante il
tempo infernale e l’assenza di Diane Kruger e Tilda Swinton. Su Pinterest potete
trovare gli aggiornamenti quotidiani dei migliori look avvistati nelle
innumerevoli montée des marches. Dovendo tracciare il meglio del red carpet
fino a oggi, segnaliamo Carey Mulligan (Christian Dior haute couture e Vionnet), Milla Jovovich (Chanel haute couture e Prada), Valeria Golino (Valentino), Taissa Farmiga (Valentino), Nicole Kidman (Christian Dior
haute couture), Inès de la Fressange (Giambattista Valli) e Naomie Harris (Calvin
Klein).
A
PROPOSITO DI RICORDI
Continuiamo con alcuni
degli scatti più belli delle scorse edizioni del Festival: