Ok,
nonostante tutto sono ancora viva.
Nonostante
la neve, il freddo, i tacchi, “l’ambiente caloroso” e nonostante la mia scarsa
capacità organizzativa. Ovvero come imbarcarsi per la Milano Fashion Week fresca come un quarto di pollo e senza l’attrezzatura
d’ordinanza della perfetta blogger.
No smartphone, no tablet? No
party!
Fortunatamente
non è stato così. Per cui - anche se non proprio in diretta - ecco la prima
parte della mia cronaca milanese che, con sprezzo delle coordinate spazio-temporali,
inizia dal mezzo e per quanto mi riguarda dal meglio di ciò che ho potuto
vedere coi miei occhi: Marco de Vincenzo.
Nei
prossimi giorni: la continuazione di questo folle reportage e poi le review sui
super big di Milano, Parigi e Londra, che attualmente dimorano tra i lobi
frontale e occipitale della mia testa.
*Scroll down for the English text
MARCO DE VINCENZO
Premetto
che Marco de Vincenzo è uno dei miei
preferiti, ma la ricercatezza e la maturità di questa collezione non me le aspettavo.
All’interno
di uno dei palazzi più antichi di Milano, in una sala di spoglia perfezione e
dalle volte chilometriche
lo show comincia alla grande con un pezzo di puro virtuosismo: un cappotto grigio in una stupefacente
pelle con plissettatura tripla vagamente a campana.
I must say first of all that Marco de Vincenzo is one of my favourite young designers, but I haven’t
expected the preciousness and the maturity of this collection.
Within one of the most ancient building in Milan, the
fashion show starts with a model of virtuosity: a taupe coat with an
astonishing plissé leather.
L’ispirazione
viene dal Manifiesto Blanco dello Spazialismo,
il movimento con cui Lucio Fontana e
altri artisti puntarono l’attenzione sulle nuove energie simbolicamente individuate in forze naturali prima sconosciute come particelle, elettroni, raggi. Elementi che premevano sulla superficie della tela introducendo una tridimensionalità, sintesi di pittura e scultura.
The inspiration comes from the Manifiesto
Blanco of Spatialism, the
movement - founded by Lucio Fontana -
focused on the natural elements like particles, electrons and rays. Elements which
push on the painting surface introducing a three-dimensionality, synthesis of
painting and sculpture.
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Manifiesto Blanco (1946) - Lucio Fontana - Pinterest |
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Artisti Spazialisti nel manifesto di una mostra alla Galleria del Naviglio - Pinterest |
Nel caso di de Vincenzo lo Spazialismo si mischia ai suoi riferimenti distintivi come minerali, grafismi, Déco, purezza delle linee. Così a premere sulla superficie di abiti dritti o svasati sono pietre - tradotte in trame jacquard e stampe fotografiche di vivida bellezza -
In the de
Vincenzo collection the Spatialism
mixes with his distinctive references like minerals, graphisms, Déco, pureness
of lines. So, stones - translated into jacquard weaves and photographic prints -
and geometrical low relieves (ton sur ton or silver and black) push on the
clothings surface.
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Dettaglio dalla collezione FW 2013-14 di Marco de Vincenzo - Facebook |
e geometrie che emergono in
bassorilievi quasi ton sur ton
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Dettaglio collezione FW 2013-14 di Marco de Vincenzo - Facebook |
o argento e nero per il finale.
Effetti 3D che si
ritrovano anche su pelliccia e alpaca - con intarsi roccia e inserti radiali di
vernice -,
3D effects which are present also on fur and
alpaca - with rock marquetries and radial patent leather inserts -, on the
micro ribbed knitwear but especially on the amazing leather items, a mix of
classical statues, origami and computer graphics.
A remarkable collection which positions de Vincenzo in the inner circle of the
best designers.
sulla
maglieria a microcoste
ma soprattutto sui pazzeschi capi in pelle, mix di statuaria classica, origami e computer grafica.
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Dettaglio dalla collezione FW 2013-14 di Marco de Vincenzo - Facebook |
Passato
e futuro, tagli al laser, termosaldature e citazioni che viaggiano nel tempo. Una
collezione notevole che colloca Marco de
Vincenzo nella ristretta cerchia dei migliori e che dovrebbe rassicurare il
nuovo socio misterioso (di cui si mormora in giro) sull'assoluta bontà dell’impresa.
Immagini via Style.com
P.s. Purtroppo la qualità delle mie foto e quella del video che avevo girato erano troppo scarse per capirci qualcosa. Prometto che la prossima volta arriverò con mezzi da far invidia alla Cnn.
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