Cronache dalla Milano Fashion Week 2 - F-W 13-14 - Galitzine, Brian Atwood


Dopo O Jour, Ballin e Rodo, la giornata glaciale non era nemmeno a metà. “Pausa di riflessione” per riacquisire l’uso degli arti superiori e inferiori e via verso nuove avventure. 
Qui di seguito Galitzine e Brian Atwood. Ma non è ancora finita. 



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 2.



GALITZINE

Arrivo a Palazzo Bagatti Valsecchi per Galitzine. Non poteva esserci luogo più adatto dell’eccentrica dimora neorinascimentale (intasata di persone in ogni dove) per ospitare la prima, vera collezione di Sergio Zambon per la storica griffe capitolina. L’attuale p-e 2013 era infatti una capsule, una sorta di esperimento evidentemente andato a buon fine.
Vi dico subito che la principessa Irene Galitzine merita un post a parte e mi riprometto di provvedere presto. 

Principessa Irene Galitzine nella casa di Via Po con uno dei suoi celebri pyjama palazzo (1962) - Pinterest

Per il momento ricordiamo il suo capo simbolo, che poi è anche il fulcro delle creazioni di Zambon: il celeberrimo pyjama palazzo - come ribattezzato da Diana Vreeland -, completo composto da blusa/tunica e pantalone coordinato, talvolta impreziosito da applicazioni di frange e perline.



Palazzo Bagatti Valsecchi is the perfect place to host the first, real collection Galitzine by Sergio Zambon. Indeed the spring-summer 2013 is a capsule collection, a kind of experiment evidently with a successful conclusion. 
The princess Irene Galitzine deserves a separate post and I intend to do it soon. For the moment we can remember her symbol, that is also the cornerstone of the Zambon’s creations: the pyjama palazzo - as it was renamed by Diana Vreeland -, a suit composed of a blouse and coordinated pants sometimes decorated with fringes and beads.

China Machado in pyjama palazzo Galitzine - ph. Richard Avedon (1965) - Pinterest
Pyjama palazzo Galitzine (1966) - Pinterest

Perfetto nella sua semplicità, rivoluzionò la moda degli anni Sessanta e divenne la divisa del jet set dell’epoca (vedi Jackie Kennedy o Marella Agnelli), dividendosi equamente tra aristocrazia internazionale e stelle del cinema. Zambon ripropone l’essenza e lo charme del pyjama palazzo, reinterpretandolo in linee affusolate o a tubo attraverso damasco, 


This suit - perfect in its simplicity - revolutionized the fashion world of Sixties and became the uniform of the jet set (see Jackie Kennedy and Marella Agnelli). Zambon proposes again the essence and the charm of pyjama palazzo, interpreting it through tapered and tube-shaped silhouettes, damask, twill, stiff bows, guipure, abstract prints and sequins embroideries.


twill, fiocchi rigidi, 


guipure, fantasie astratte e incrostazioni di paillette che fanno rivivere il fascino d’interni neorinascimentali e in stile Hollywood Regency.


Accanto anche 11 capi spalla, come la splendida cappa con ramage dorati o i cappottini tappezzeria e con inserti in karakul chiaro.


Beside them there are 11 outerwears, like the gorgeous cape with golden ramages or the tapestry coats and these ones with pale karakul marquetries.


*Queste foto sono state scattate in una ressa generale sicuramente molto chic e festosa ma d'ostacolo per qualsiasi tentativo di messa a fuoco (specie con la mia fotocamera). Guardate qui se non mi credete.





BRIAN ATWOOD

Agitata a causa del ritardo mostruoso (mancavano solo 10 minuti all’ora X) giungo volando in Via Lazzaretto da Brian Atwood. Per fortuna dovevano essersi sbarazzati dell’orologio perché dentro c’è un bel po’ di gente che chiacchiera amabilmente e l’atmosfera è piuttosto rilassata. In una sala originariamente spoglia, una marea di piedistalli e pouf di velluto illuminati in maniera esemplare accoglie la collezione per il prossimo autunno-inverno; 



I arrive at the Brian Atwood presentation excited because of the delay. Luckily within the space there are many people which converse nicely and the atmosphere is rather relaxed. In an originally bare room, a mass of velvet pedestals and ottomans host the next fall-winter collection.


ulteriore declinazione di quelle scarpe sexy e d'impatto che hanno reso famoso Atwood - già collaboratore di Gianni Versace - e che lo hanno fatto amare da una nutrita schiera di dive e vip di vario genere. Si tratta di calzature gioiello caratterizzate da materiali lussuosi (pitone, elaph, coccodrillo, pony), colori forti (oltre al nero, viola, fucsia, verde, rosso e oro) e da un mix di dettagli e suggestioni: dagli alamari da ussaro 



It’s about jewel shoes characterized by luxurious materials (python, elaph, crocodile, pony), high colors (beyond black, purple, fuchsia, green, red and gold) and by a mix of details and inspirations: from the Hussar frogs to the silver points, from the patchworks of suede and snake paisleys to the animalier, from the geometrical fretworks to the leather interlaced designs and metal rings for open toe boots and ankle boots.


alle punte coccodrillate argento, 


dai patchwork di paisley in suede e serpente 


al maculato, 


dai trafori geometrici agli "incroci pericolosi", agli anelli metallici e alle stringhe per stivali e ankle boot spuntati tra il gladiatorio e il fetish. 


Immancabili i cuissarde anche intagliati effetto rosone 


There are also cuissardes and metal knit sandals. The clutches are very nice.


e i sandali da star in maglia metallica. 


Molto belle le clutch.





To be continued……

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