* Da circa un mese è stata rilanciata la griffe di Irene Galitzine - ideatrice dei famosi pigiama palazzo - con una capsule collection firmata Sergio Zambon; presto un post.
FRANCESCO SCOGNAMIGLIO
La
fantasia di Francesco Scognamiglio conduce
sempre in meandri imprevedibili.
Per
questa stagione ha immaginato un’aristocratica dei primi del Novecento che
viaggia in mongolfiera verso la Provenza. Ora, già elaborare una storia del
genere non è da tutti, ma farlo in funzione di una collezione lo è ancora meno.
Il
risultato è una sequenza celestiale ma con un tocco gotico e inquietante:
abiti virginali, lunghi ed evanescenti con balze, ruche e inserti di pizzo che somigliano
a camicie da notte;
un meraviglioso motivo di uccelli ricamati in perline e
cristalli a ornare il busto o a cingere la vita di vestiti e completi pantalone
maschili;
nude look e rete metallica;
short ginnici abbinati a bluse chic;
fino al tripudio della mise in maglia
metallica che sarebbe stata perfetta indosso a Marlene Dietrich.
FENDI
87esimo
anniversario della maison Fendi.
Karl Lagerfeld
manda in passerella una serie di look raffinatissimi in cui creatività e virtuosismo
si alimentano a vicenda.
Gli
abiti, gli short con tasche a gonnellino, gli spolverini, insomma tutta la
collezione è invasa da geometrie di colore che ricordano il Costruttivismo
Russo.
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Lilya Brik in un poster per l'editore sovietico Gosizdat - Alexander Rodchenko (1924), Tumblr |
Ma
insieme all’ispirazione a contare molto è anche l’esecuzione: pura eccellenza
artigianale - fiore all’occhiello della casa -, fondata su tecniche sempre più
sofisticate come le speciali saldature che sostituiscono le cuciture su pelle e
tessuto.
Splendida
la stampa astratta effetto fuoco d’artificio
che negli ultimi outfit diventa una
polvere di stelle di paillette argento; avrebbe fatto la felicità delle dive
MGM.
Gli
accessori sono un capitolo a parte con i cubi
e i modelli storici
Baguette, Peekaboo e 2jours in versione costruttivista o
paillettata o con chiodini di gomma da giochi infantili.
Le scarpe, vere e
proprie sculture di pelle che sembrano armature con tacchi tipo Lego, sono eccezionali.
N° 21
Originale e piena di dettagli intriganti la collezione disegnata da Alessandro Dell’Acqua per N° 21. Tutto è giocato su un mix di opposti. Così l’abbigliamento casual e sportivo viene modificato a colpi di innesti femminili, surreali e artistici: t-shirt da basket che si trasformano in abiti, si vestono di decori
o diventano trasparenti, vergini botticelliane su sfondi blu elettrico,
pizzo con bande a contrasto oppure broccati con fasce di silicone.
A completare reggiseni a vista, cristalli sul seno che sembrano presi dall’armamentario di una spogliarellista,
pitone arlecchino.
Semplicemente stupende le squame da sirena realizzate con i tappi a corona e le linguette metalliche delle lattine.
Le scarpe hanno profili in Pvc (avvistati su diverse passerelle); mentre al polso ci sono borselli glitterati, trasparenti o in pitone.
BOTTEGA VENETA
Incantevole
la collezione Bottega Veneta
disegnata da Tomas Maier.
Immersi
in una rarefatta atmosfera anni Quaranta, i capi risultano morbidi, femminili e
“facili” nonostante le lavorazioni elaborate. In poche parole il genere di abiti
che avendone la possibilità la maggior parte delle donne indosserebbe: asciutti,
con spalle leggermente pronunciate, piccoli drappeggi, fantasie floreali rétro
anche mixate tra loro o con inserti di pitone, paillette e fiori di pizzo. A essi
si alternano candidi completi gonna, camicia, gilet con decori di pietre e
perle
e abiti bustier interamente coperti di frange.
Nel finale la stampa floreale assume
uno sfondo effetto scarabocchio
e si arricchisce di jais e cristalli.
Da segnalare
le borse e le scarpe, che hanno alti plateau e grossi tacchi a trapezio.
ANTONIO MARRAS
Le
Vivian Girls, principesse guerriere
dell’epopea di Henry Darger, continuano ad affascinare il mondo della moda.
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In the Realms of Unreal - Henry Darger, Pinterest |
Dopo
aver ispirato l’attuale autunno inverno di Bora Aksu sono infatti al centro
della p-e 2013 di Antonio Marras,
con esiti totalmente diversi.
Nella
sala da thè allestita dal designer sardo il cupo brivido vittoriano di Aksu è
stato soppiantato da una particolare delicatezza rétro, espressa nelle silhouette,
nelle tonalità, nei motivi floreali e in quelli che ricalcano le illustrazioni dell’artista
americano, trasposte con ricami di cristalli.
Le
proporzioni mini sono strutturate dalle caratteristiche combinazioni di tessuti
differenti, che danno l’idea di un patchwork di scampoli trovati a caso tra
tweed, broccato e bouclé; non manca il camouflage, allusione al coté militare
delle Vivian Girls.
ALTRE COSE INTERESSANTI
Il
Vietnam sexy fatto di stratificazioni di veli, ricami e tocchi militari di Peter Dundas per Emilio Pucci;
la
Sicilia anni Cinquanta tra Taormina, ceramiche di Caltagirone, ombrelloni a
righe, cestini di paglia, pupi e carretti siciliani di Dolce & Gabbana;
l’Oriente fiabesco di Etro popolato da fiori, farfalle e pappagalli
da giardino dell’Eden, tutti disegnati a mano;
l’essenziale
purezza di Jil Sander
il bianco e nero modellato da tagli netti,
geometrici e un po’ spaziali di Stefano
Citron e Federico Piaggi per Gianfranco Ferré;
la
pelle lavorata a frange e ramage, i ricami di cristalli e le fantasie
Art Nouveau di Roberto Cavalli.