LONDON FASHION WEEK 1 - Spring-Summer 2013


Passiamo a Londra che incastrata tra New York e Milano risulta forse un po’ sacrificata nelle attenzioni generali. 
Eccentrica e fuori dagli schemi, la London Fashion Week offre uno spaccato anomalo e interessante con scoperte sempre affascinanti soprattutto in tema di stampe.
A parte qualche delusione, questa stagione ha avuto i suoi momenti di gloria con Burberry Prorsum, Mary Katrantzou e Christopher Kane. A cui aggiungerei subito dopo Peter Pilotto, Giles, Preen e Marios Schwab.
Due i post anche stavolta; il primo dedicato a Burberry Prorsum e Mary Katrantzou, il secondo a tutti gli altri.   



BURBERRY PRORSUM


Burberry Prorsum è la dimostrazione di come un marchio storico del British style, passibile di mummificazione nelle mani sbagliate, possa tramutarsi in qualcosa di cool e all’avanguardia.
Merito di un designer - Christopher Bailey - capace di tirar fuori qualsiasi cosa da un trench e totalmente proiettato nel futuro. Non a caso Burberry è stato tra i pionieri dello sbarco della moda sul web e continua a essere cutting edge tra social network, app e iniziative multimediali come la possibilità di guardare la sfilata in contemporanea sul sito del brand e via Facebook, potendo subito dopo acquistare i capi in anticipo di sei mesi sulla normale distribuzione.
Venendo alla collezione, il tema è “Corsetti e Mantelle” - titolo falsamente evocativo di ambientazioni alla Choderlos de Laclos - a cui si potrebbero aggiungere come parole simbolo trench (ovviamente), 


seta metallizzata e colore.
E infatti tutto inizia e finisce con una cappa stretta da pipistrello, 


mentre mantelline corte sia in raso sia in plastica trasparente si ritrovano ovunque, su impermeabili, abiti e bustier.


Il trench a sua volta passa dal bianco candido al colore, 


dal pizzo alle piume, 


dalla pelle alla seta metallizzata effetto carta di cioccolatino, 


presente in versione fantasia o fittamente pieghettata.


Le linee sono sinuose, enfatizzate da pieghe, baschine, coppe e stecche anche sulle giacche, a richiamare atmosfere anni Quaranta; 


le tinte tenui si alternano a quelle vivaci, 


fino alla scintillante apoteosi dell’epilogo che istiga a fare la danza della pioggia.


Riguardo agli accessori, da segnalare le borse in seta, plastica trasparente, pitone metal e classico check Burberry


Bellissimo l’invito 3D con lo skyline composto dai più importanti monumenti British come il fondale della passerella 


e bello anche il nuovo make-up.  

     




MARY KATRANTZOU


A ogni stagione resto sempre più sbalordita da ciò che Mary Katrantzou è in grado di immaginare e fare. Dopo averci stupito con stampe di giardini all’italiana, matite, macchine da scrivere, lamiere metalliche, etc., sorge spontanea la domanda: ma quante cose possono essere trasformate in stampe da Mary? A questo punto penso che la risposta sia non "tante cose" ma praticamente tutto.
Ciò che è più incredibile è che dietro le sue fantasie si nasconde sempre anche un messaggio, una suggestione poetica. E così il pattern di stagione - ovvero i francobolli e le banconote che si collezionano da bambini - diventa un richiamo delicato e nostalgico a un’età perduta: quella dell’infanzia ma anche quella di un mondo che sta scomparendo insieme alle frontiere e all’avvento di nuove tecnologie.
Ingranditi a dismisura e montati a caleidoscopio, francobolli e banconote con la loro simmetria sembrano quasi determinare le silhouette. 


Il risultato è una perfetta compenetrazione che si muove lungo linee dritte o ad A, 


via via più ricche ed elaborate.


Abiti corti e lunghi, completi pantalone, 


gonne e camicie 


racchiudono bordi dentati in versione macro 


(anche sulle belle scarpe di Louboutin), 


farfalle, uccelli, fiori 


e fregi ingigantiti di biglietti bancari. Gli stessi fregi che ricordano le volute di antichi vasi greci o assumono bagliori bizantini nei look finali, quelli in cui il broccato metallico è fuso con una stupefacente rete di cristalli Swarovski dipinti.


Innamoramento folle per i due outfit con t-shirt squadrata 


e per i due abiti svasati, un po’ anni Sessanta il primo, 


con colletto da standing ovation il secondo.





Immagini di sfilata: vogue.it

   

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