Alessandra Facchinetti e Uniqueness - Quando web significa condivisione creativa


Mi ha colpito fin dalla prima apparizione a Parigi, in settembre. Outfit notevoli per una new entry dal nome impegnativo: Uniqueness.
In questi mesi ho approfondito e posso dire che sì, Uniqueness ha davvero qualcosa di unico per almeno tre buoni motivi.  

Primo motivo: si tratta di una creatura di Alessandra Facchinetti

Alessandra Facchinetti - Photo by Pier Paolo Ferrari

(sviluppata con Pinko). E qui ho iniziato a spiegarmi tante cose perché Alessandra Facchinetti e le sue creazioni hanno su di me un effetto ipnotico da sempre; penso dipenda dal loro essere delicate ma con un lato “oscuro” e imprevedibile.
Un po’ come un’eroina di Edgar Allan Poe o un’Ofelia di Millais centrifugata in chiave rock con tocchi maschili e rigorosi. Qualcosa che mi fa pensare a Orlando di Tilda Swinton e all’universo decadente ed eccentrico di Tim Walker.


Insomma Facchinetti mi piace fin dai tempi di Gucci, Moncler e Valentino.

Prendiamo la collezione attuale. Due cose saltano all’occhio: la capacità di attingere dal passato con gusto incredibilmente contemporaneo e il forte eclettismo.

Il risultato è incantevole. 21 look che mettono insieme anni Venti e Sessanta,




spalmature sbreccate e decori in oro che sembrano davvero provenire dalle dimore in disarmo di Tim Walker,


suggestioni barocche e tattoo,



pezzi sportivi di stampo rétro,


abiti lunghi dalle reminiscenze Bloomsbury,


bijou a metà tra l’heavy metal di lusso e il gioiello antico.




Tutti acquistabili on line, qui, sul sito del brand. Il che al giorno d’oggi è la norma, se non fosse che in questo caso il web non è soltanto un canale commerciale ma la linfa di un approccio alternativo, fondato sui concetti di no season e immediatezza (Secondo motivo).

Ovvero collezioni “istantanee” sull’onda del feeling del momento e in vendita nell’attimo stesso in cui vengono presentate. Capi fruibili direttamente, senza dover attendere i canonici 6 mesi ma nemmeno concessi in anteprima.

Semplicemente li vedi durante le sfilate di Parigi, Milano, etc, ti piacciono, puoi averli subito e sono perfetti per la stagione in corso. Tutto in un incessante work in progress con elementi nuovi di settimana in settimana.

Una “piccola” rivoluzione dietro la quale c’è un marchio intriso di web e passioni.

Basta guardare il sito e ci si troverà di fronte un mondo: dalla playlist personale al magazine flash di taglio artistico, dalle mini interviste a stylist, blogger o fotografi col tocco della uniqueness fino al moodboard accessibile a tutti in un’ottica di condivisione totale delle emozioni.


E arriviamo così al Terzo motivo, quello più innovativo e che rende Uniqueness un modello di creatività diffusa; un flusso inventivo in cui le ispirazioni della designer e quelle degli altri si contaminano per diventare un unico geniale e potente: Cast.Uniqueness.



Cast - attivo da fine febbraio - è una porta che consente a chiunque di entrare virtualmente nell’atelier ed essere partecipi del processo creativo. In che modo? Inviando attraverso un’app di Facebook immagini o video in linea col mood suggerito settimanalmente da Alessandra Facchinetti.



Sarà lei poi a scegliere il materiale più interessante e adeguato al tema, che verrà pubblicato sul sito con credit a margine ma che soprattutto confluirà nella prossima collezione, la prima user generated mai concepita.


L’idea è quella di una factory virtuale in continuo divenire dove i punti di vista di tante persone costituiscono il valore aggiunto. Questo video di Ivan Olita lo spiega perfettamente.




Un progetto forte ed elettrizzante in cui la dimensione aggregante del web si trasforma in energia creativa.

ElectroMode ne è entusiasta e ha già caricato delle immagini che potete vedere qui insieme alle altre; adesso mancano solo le vostre.



P.s. Uniqueness è anche su Pinterest, Twitter, Facebook, Tumblr e YouTube.



L’immagine di Tim Walker viene dal board di ElectroMode su Pinterest

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