Villa Aperta festeggia tre anni. Dal
31 maggio al 2 giugno lo straordinario scenario di Villa Medici ospiterà
musicisti e dj di caratura internazionale. L’Accademia di Francia, in
collaborazione con l’affermata crew romana di Paris Rockin’, conferma così un
evento divenuto un appuntamento imperdibile per gli amanti delle sonorità
contemporanee. Considerando che nello stesso periodo sono in programma il
concerto dei Chromatics al Circolo
degli Artisti e il Mit all’Auditorium della Musica (fra i tanti nomi spicca
quello di Sébastien Tellier), si può asserire senza esagerazione che a Roma in
quei giorni si concentrerà il meglio del sound mondiale.
Villa Aperta è un’occasione unica.
Una manifestazione sui generis, in grado di far comunicare realtà diverse: musica
e patrimonio storico, clubbing e natura. I giardini di Villa Medici sono il
simbolo di un’apertura all’altro, un superamento di steccati convenzionali e
angusti. È vero, in Italia mancano ancora festival di respiro europeo sul
modello del Melt, del Primavera Sound, del Pukkelpop, dell’Exit. S’intravede
tuttavia in progetti come quello di Villa Aperta la volontà e il coraggio di
rinnovare un panorama musicale spesso incapace di sperimentar(si) e appiattito
sul già noto e il già fatto.
Nel 2010, anno della prima edizione,
gli ospiti sono cinque, spalmati in quattro giorni (Mustang, Dominique A., Get Well Soon, Nelson e Sourya). Nel
2011 i nomi di punta sono Poni Hoax, Metronomy (in sostituzione di Pete
Doherty) e la scuderia Kitsuné con Housse de Racket, Logo e il dj set del “grande capo” Gildas Loaëc.
Al suo terzo anno di vita Villa
Aperta non delude le aspettative e presenta una line-up eclettica e allettante.
Ce n’è per tutti i gusti. Il primo giorno saranno di scena Rachid Taha – cantante franco-algerino capace di spaziare dal
pop-raï al rock fino al punk e all’elettronica – e il duo americano Chairlift, che nel suo tour europeo
parteciperà anche al Primavera Sound, al Field Day, al Dour. Patrick Wimberly e
Caroline Polachek (che vanta collaborazioni con artisti come Washed Out in You and I) con il nuovo lavoro Something
confermano le doti mostrate nel precedente Does
You Inspire You. Il singolo Amanaemonesia
è un brano synth-pop alla loro maniera, leggero e orecchiabile.
Venerdì 1 giugno a salire sul palco
saranno il rocker transalpino Michel
Cloup; il compositore italiano Teho
Teardo, affermatosi con le colonne sonore di film come L’amico di famiglia, Il Divo,
Una vita tranquilla e il recente Diaz di Daniele Vicari; i Wire, storico gruppo inglese a cavallo
tra rock, post-punk e new wave, autori di track indimenticabili come quel The 15th, poi reinterpretato
splendidamente dai Fischerspooner.
Villa Aperta chiude col botto. Dopo
aver dedicato l’anno scorso un’intera serata alla Kitsuné, in quest’edizione ci sarà spazio per altre due label
parigine di grido: la Record Makers,
fondata dagli Air, e la Ed Banger, divenuta nota in tutto il
mondo grazie al fiuto di Pedro Winter (Busy
P) e al successo dei Justice.
Dopo le performance d’apertura di Turzi e
Krazy Baldhead, toccherà a due dei
preferiti di ElectroMode – SebastiAn
(di cui abbiamo recensito l’ottimo album d’esordio Total) e Kavinsky –
infiammare il pubblico di Villa Medici. Un binomio letale, capace di
annichilire qualunque amante dell’electro alla francese. Nessun clubber che si
rispetti può dimenticare brani come Ross
Ross Ross o Testarossa Autodrive;
non si può fare a meno di ammirare il talento dell’enfant prodige dell’Ed Banger; non ci si può non emozionare
sulle note di Nightcall nella sequenza
iniziale di Drive.
Con queste premesse solo un folle
potrà ignorare questo festival. Villa Aperta ha fatto centro, tutto il resto è
noia.
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