NEW YORK Fashion Week 2 - Fall-Winter 2012-13


Seconda parte della rassegna sulle sfilate newyorkesi per l’autunno-inverno 2012-13 con approfondimenti su Alexander Wang e Proenza Schouler e una veloce sintesi dedicata a: Calvin Klein, Ralph Lauren, The Row, Vera Wang, Duro Olowu e Tory Burch.





ALEXANDER WANG

Che si tratti di freddo polare, futuribili contagi pandemici o replicanti in libera uscita, le ragazze di Alexander Wang sono pronte.

Un piglio guerriero e un po’ techno le caratterizza, corredate come sono di cappucci-scafandro bordati di plastica trasparente e colli in rete tirati sulla bocca come mascherine antibatteriche.


Le linee proposte - va da sé - sono nette e affilate, più che sportswear maschili e militari,


per capi multitasche e con abbottonature laterali in metallo brunito,


blouson,


trench


e pantaloni alla caviglia.


Anche gli abiti più femminili con drappeggi innestati su corazze in pelle e tessuto stretch, per quanto fascianti e sinuosi, danno più che altro l’idea di amazzoni moderne.  


Funzionale a questo mood tosto e sofisticato è l’uso di materiali sperimentali esclusivi, sviluppati sulla base degli schizzi: nappa doppiata, camoscio gommato, tweed e persino maglia laccata, per una texture dalla lucentezza a specchio, come se gli outfit avessero subìto una colata di gloss.


E la pelle, presente ovunque, assume sembianze sempre differenti: montata geometricamente in stile armatura,


lavorata a scanalature per inediti montgomery e bluse a scatola,


cerata e dall’aspetto vissuto su pezzi motard;


bellissimo il cappotto doppiopetto con pettorina in rete dalla suggestione vagamente napoleonica.


Notevoli poi i look con frange goffrate che, più che flapper girl, richiamano alla mente qualcosa di modernamente barbarico e animale, quasi si trattasse d’inserti di mongolia.


Grandi bauletti dalle reminiscenze mediche e vertiginosi stivali cattivissimi completano il tutto.







PROENZA SCHOULER

Elaborata nella sua essenzialità.

È l’ossimoro la cifra stilistica di una collezione Proenza Schouler forte, improntata al virtuosismo della costruzione geometrica e - come sempre - alle lavorazioni artigianali più complesse; per un’impressione non tanto minimale ma di purezza maestosa.

Su tale premessa s’insinua il tema scelto dal duo Hernandez-McCollough ovvero un’ispirazione genericamente asiatica,


filtrata in chiave newyorkese. Oriente quindi con un pizzico di mannish style per un risultato poco etnico e molto metropolitano.

I look iniziali - che intervallano chemisier multistrato o con semplici impunture -


declinano il maschile in versione oversize per pantaloni con pince anche in pelle abbinati a camicie o a spigolosi blouson zippati diagonalmente che ricordano il karate.


Sembra invece di vedere la griglia di una maschera da kendo nel giaccone-grata,


parte di una sequenza in cui la pelle intrecciata domina in vari modi (nelle mini svasate, nei vestiti e nei completi chiusi da cinture obi).


Ma su tutto sovrasta la mirabile architettura dei miniabiti abbottonati lateralmente alla cheongsam e con pannelli multipli che evocano gli strati dei kimono da cerimonia; bellissimi sia in shantung e pelle


sia nei preziosi e ricercati broccati orientali.


Broccati che si ritrovano anche con disegni geometrici per bluse e tuniche con zip sui fianchi.


La seta trapuntata, dopo look monocromatici,


segna gli outfit finali su cui spiccano ricami di pavoni: blouson da college


ma anche corpetti a cui si abbinano gonne gioiello interamente ricoperte di tessere metalliche intrecciate con fettucce di pelle che di sicuro spopoleranno tra le it girl.


Per quanto riguarda gli accessori, interessanti gli stivali dalla punta squadrata


che finiscono però con l’evolvere in ankle bootie spuntati e dai tacchi massicci.  







CALVIN KLEIN COLLECTION, RALPH LAUREN COLLECTION, THE ROW, VERA WANG, DURO OLOWU, TORY BURCH.

Ed ecco in breve le altre sfilate imperdibili della settimana newyorkese: Francisco Costa per Calvin Klein tiene fede all’impostazione minimalista con una collezione caratterizzata da una palette cupa su cui spiccano nuance corallo e arancio, da forme arrotondate che si alternano ad altre più squadrate e da materiali come lana tecnica, pelle e rete.


Fedele al suo stile anche Ralph Lauren che, ispirato dal successo mondiale di Downton Abbey,


propone un’elegante sfilata su cui aleggia l’atmosfera delle tenute di campagna dell’aristocrazia inglese che fu; tra completi maschili, pantaloni da equitazione, tweed, tessuti scozzesi e maglioni a disegni fino agli abiti da sera di lamé e ricami déco. Belle le borse.


Le gemelle Ashley e Mary-Kate Olsen hanno dato vita per la loro griffe The Row a una collezione raffinata, mix di essenzialità, delicatezza e lusso. Bellissimi i cappotti in nappa, le applicazioni in visone e le mise da sera con suggestioni d’antan tra forme trapezoidali e romantiche maniche rinascimentali.


Sofisticata Vera Wang che dopo una prima parte sulle tonalità del cammello con lampi arancio, vira su nero, grigio e carta da zucchero per look asciutti e leggeri, giocati sulla trasparenza e sulle architetture delle cattedrali



adoperate come fantasie, impresse sulla seta jacquard dei tubini e modello per i motivi scultorei in voile; non mancano tocchi sportivi come gli short da ciclista e preziose strutture di cristalli.


A farla da padrone da Duro Olowu sono le stampe e il patchwork apparentemente folle ma in realtà metodico e pittorico (l’ispirazione è l’Autoritratto con Panciotto Blu Pavone di Egon Schiele);


le linee sono semplici e inappuntabili, perfette per accogliere gli intarsi di paisley, fiori, geometrie e colori forti; la sera inclina a tagli anni Trenta.


Bon ton e molto dolce, la ragazza di Tory Burch veste un guardaroba un po’ rétro in cui non mancano abiti in pizzo e chiffon plissé, completi in maglia, fantasie floreali, cappottini di tweed, quadretti scozzesi e paillette. Borse ovunque per strategia di marketing, ma alcune sono interessanti.





Immagini di sfilata: Vogue.it

Altre immagini: 1) Cheongsam - Cartolina vintage, Tumblr; 2) Kendo, Tumblr; 3) Downton Abbey, Tumblr; 4) Cattedrale di Losanna, Tumblr; 5) Egon Schiele - Autoritratto con Panciotto Blu Pavone (1911), Tumblr.

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