Con
Natale Last Minute 2 eravamo riusciti a parlare solo di alcuni tra i più interessanti
coffee-table book dedicati alla fotografia e pubblicati nel 2011. Come avevamo
promesso, ecco adesso altri titoli imperdibili, perfetti per la libreria ideale
di ElectroMode e, di sicuro, anche per la vostra.
MAKING IT UP AS WE GO ALONG
Sembra
assurdo eppure a novembre Dazed & Confused ha compiuto 20 anni.
Era
il 1991 quando Jefferson Hack e Rankin univano le forze per dare vita a un
magazine che avrebbe inciso fortemente sull’editoria internazionale.
Carismatico
fin dal nome (mutuato dal leggendario pezzo dei Led Zeppelin), anticonformista
e irriverente, Dazed & Confused ha scelto di puntare lo sguardo su
sottoculture metropolitane e talenti emergenti adoperando come solo e
insindacabile metro di giudizio creatività e capacità innovativa. Artisti,
musicisti, designer, registi, fotografi prima sconosciuti hanno così avuto il
loro trampolino di lancio, contribuendo al contempo a rendere la rivista
un’autentica bibbia dello stile e delle arti, anticipatrice di tendenze e
scopritrice di fenomeni.
In
occasione del ventennale, Dazed & Confused è stata festeggiata con una
mostra alla Somerset House di Londra (ancora visitabile fino al 29 gennaio) e
con Making It Up As We Go Along, notevole
volume celebrativo; vero concentrato in oltre 300 pagine di tutte le cose più
incredibili che si sono succedute nell’arco di 20 anni.
Copertine,
servizi, interviste con nomi pazzeschi di volta in volta posti sotto la lente
d’ingrandimento o cooptati tra i collaboratori (altro tratto distintivo questo
che ha contribuito a creare l’inimitabile fisionomia della rivista): da David Bowie
a Björk, da Harmony Corine a David Lynch, da Alexander McQueen a Jake &
Dinos Chapman, da Damien Hirst a Sam Taylor-Wood, da Kate Moss a Sofia Coppola,
da Karlheinz Stockhausen a Thom Yorke, da Vivienne Westwood a Gareth Pugh, oltre
a fotografi come Rankin (ovviamente), Nick Knight, David Sims o Terry
Richardson e stylist, come Katie Grand, Katy England, Alister Mackie o Nicola Formichetti.
Dazed &
Confused - Making It Up As We Go Along
di
Jefferson Hack e Jo-Ann Furniss
Prefazione
di Ingrid Sischy
Lingua:
inglese
Rizzoli New York
www.rizzoliusa.com
336
pagine
450
foto a colori
45,50 €
DEBORAH TURBEVILLE: THE
FASHION
PICTURES
Poetiche,
le immagini di Deborah Turbeville sembrano fluire da un altro mondo: una
dimensione onirica e languida, di cui vengono concessi istanti cristallizzati.
Davanti
ai nostri occhi frammenti immersi nella nebbiolina dell’effetto flou appaiono
come una deviazione dalle coordinate spazio-tempo, tanto misteriosa quanto
romanzesca e cinematografica.
Pezzi
di strane storie o meglio secondo l’autrice “fotogrammi di un film che non hai
visto ma avresti voluto vedere”. Un film in parte racchiuso nel volume
monografico The Fashion Pictures, il
primo dedicato a questa specifica produzione della fotografa americana.
Che
poi parlare di moda è anche un po’ improprio; la moda per quanto alla base
della formazione di Turbeville - indossatrice e assistente di Claire McCardell
prima, fashion editor per Harper’s Bazaar e Mademoiselle poi - è solo uno dei
tanti mezzi espressivi utilizzati; non a caso nella sua prefazione Franca Sozzani
afferma che le foto della Turbeville in realtà non riguardano la moda.
E
forse basta osservare la celeberrima serie Bath
House (Vogue Usa, 1975) o Woman in
the Woods (Vogue Italia, 1977) o ancora Glass
House (Façade, 1978) per rendersene conto oppure scorrere questa sorta di
personale scrapbook in cui consiste The
Fashion Pictures. Uno degli aspetti più interessanti del libro sta proprio
nell’ampio quadro di riferimenti e ispirazioni - artisti, scrittori o registi
come nel caso di Visconti e Cocteau, Bellmer o Fassbinder per Venus in Furs (Vogue Italia, 1980) - che,
insieme alle osservazioni sulle tecniche adoperate e alla storia
dell’evoluzione stilistica, consentono una più vera comprensione dell’artista,
dei suoi scatti e del processo creativo. Al di là del piacere “epidermico”
delle sue immagini indimenticabili.
Deborah Turbeville:
The Fashion Pictures
di Deborah Turbeville
Prefazione
di Franca Sozzani
Lingua:
inglese
Rizzoli New York
www.rizzoliusa.com
304
pagine
300
foto a colori e in bianco e nero
77 €
MARISA BERENSON. A LIFE IN
PICTURES
Modella
tra le più straordinarie di tutti i tempi e it girl per antonomasia. Nipote (dal
lato materno) di Elsa Schiaparelli e del celebre storico d’arte Bernard
Berenson. Frequentatrice dello Studio 54 e amica di gente come Andy Warhol,
Halston, Liza Minelli, Salvador Dalì o Truman Capote.
Marisa
Berenson domina da 40 anni l’immaginario collettivo con grazia estrema e senza
cedimento alcuno; moderna figura mitologica dotata di un mix di bellezza fuori
dal comune, eleganza innata e fascino inestinguibile.
E
come potrebbe essere diversamente per un’icona che, a partire dall’età di 16
anni, ha imperversato sulle più importanti riviste, ritratta da fotografi del
calibro di David Bailey e Irving Penn, Helmut Newton e Richard Avedon, Hiro e
Norman Parkinson, Robert Mapplethorpe e Steven Meisel (indimenticabile tra i
tanti lo scatto di Henry Clarke che la raffigura in versione hippy chic con
alle spalle la cupola azzurra di una moschea).
Un’icona
consacrata definitivamente dal cinema con un esordio firmato Luchino Visconti -
è la moglie di Dirk Bogarde in Morte a
Venezia -, a cui faranno seguito Cabaret
di Bob Fosse e soprattutto Barry Lyndon,
capolavoro di Stanley Kubrick. Bellissima e malinconica sulle note struggenti
di Schubert, Lady Lyndon diventerà uno dei personaggi totem per i malati della
settima arte.
Adesso,
per coloro che continuano a essere sedotti dallo charme e dalla vita unica di
Marisa Berenson - di recente al curriculum si è aggiunta anche la
partecipazione all’intenso Io Sono
l’Amore di Luca Guadagnino - ecco da Rizzoli New York A Life in Pictures; uno splendido volume a cura di Steven Meisel che
raccoglie oltre 300 immagini - dalle copertine ai servizi, dai fotogrammi fino
a scatti più intimi - che, insieme all’introduzione di Hamish Bowles e a una
conversazione tra Marisa e Diane Von Furstenberg, tratteggiano una notevole
biografia visiva che è al tempo stesso un pezzo di storia della moda, del
costume e del cinema.
Marisa Berenson.
A Life in Pictures
di
Marisa Berenson
a
cura di Steven Meisel
Prefazione
di Hamish Bowles
All’interno
conversazione con Diane Von Furstenberg
Lingua:
inglese
Rizzoli New York
www.rizzoliusa.com
240
pagine
300
foto a colori
49 €
POLAROIDS
- HELMUT NEWTON
Chi
ha vissuto solo l’epoca del digitale non può capire.
In
tempi in cui bisognava aspettare anche qualche giorno, l’ebbrezza di avere tra
le mani una foto subito e la sensazione nel vedere comparire l’immagine dal
nulla sono indescrivibili.
Ah…..
Polaroid, sono tanti gli orfani dei tuoi colori alterati.
Per
quelli che sono riusciti a spingersi al di là dei reportage familiari e
soprattutto per gli appassionati di Helmut Newton, ecco il libro da avere,
intitolato semplicemente Polaroids.
Ma
facciamo un passo indietro.
Ben
prima che ci baloccassimo con le macchine pieghevoli e fino a pochi anni fa, la
Polaroid è stata uno strumento di lavoro fondamentale per molti grandi
fotografi, in particolare per quelli di moda. Serviva da anteprima dello scatto,
per avere un’idea dell’impatto di una determinata situazione, per controllare
le luci e la composizione. Insomma era un mezzo per poter apportare tutte le
modifiche necessarie fino a giungere alla perfezione definitiva.
Helmut
Newton, entusiasta della tecnologia fin dagli anni Settanta, ne è stato un grande
estimatore; così come testimoniato dalla pubblicazione nel 1992 del controverso
volume Pola Woman e dall’instancabile
lavoro di conservazione dei Polaroid test nel corso degli anni.
Un
archivio a dir poco prezioso finalmente visibile grazie a Polaroids, mostra di oltre 300 scatti in scena alla Helmut Newton Foundation di Berlino
(fino al 12 maggio), nonché omonimo libro dato alle stampe da Taschen. La casa
editrice tedesca - a Sumo, A Gun for Hire e Works - aggiunge così un nuovo titolo “newtoniano” che è ben più di
un semplice catalogo di accompagnamento.
Polaroids,
curato da June Newton (aka Alice Springs), è infatti una full immersion nel
mondo di Newton da un punto di vista del tutto particolare: se da un lato costituisce
un elemento di analisi del processo creativo di molte famose immagini,
dall’altro è di per sé un’opera compiuta e affascinante proprio grazie all’imperfezione,
alla spontaneità, all’estetica Polaroid unica e irripetibile.
Polaroids -
Helmut Newton
di Helmut Newton
Lingua:
italiano, portoghese, spagnolo
Taschen
www.taschen.com
224
pagine
39,99 €
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© Forever Young
by Jacques Olivar, Just Like a Woman, Los Angeles 2005, published by teNeues,
www.teneues.com. Photo © 2011 Jacques Olivar. All rights
reserved. www.jacquesolivar.com
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FOREVER
YOUNG
Infanzia
e adolescenza avventurose in luoghi che lasciano il segno come Casablanca e Tangeri;
a Parigi artista di strada prima (le ascendenze gipsy si fanno sentire),
carriera fotografica poi. E dopo aver vinto tanti premi ed essersi affermato
nel settore pubblicitario, a 46 anni (nel 1987) ingresso ufficiale nella moda
che non lo ha più lasciato andar via.
Un’esistenza
intensa e anomala, che di per sé sarebbe il soggetto perfetto per un romanzo o
un film. Si dà il caso che sia anche la biografia di Jacques Olivar e un po’ ti
spieghi come mai alcune persone abbiano un talento speciale per creare
immagini.
Un
talento che nel caso in questione si traduce in scatti dal carattere
cinematografico, distillato fashion di massicce visioni hitchcockiane; tra
tutte quella di The Man Who Knew Too Much,
girato non a caso a Marrakech.
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© Forever Young
by Jacques Olivar, After Hours, Montana 2007, published by teNeues,
www.teneues.com. Photo © 2011 Jacques Olivar. All rights
reserved. www.jacquesolivar.com
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Se
a ciò si sommano un vissuto eccitante e cosmopolita - il marocchino melting pot
anni Cinquanta fatto di traffici loschi, belle prostitute e visionari scrittori
occidentali - e la predilezione viscerale per autori come Kerouac, Steinbeck,
Dos Passos, Garcia Lorca, Ginsberg o Leary - “senza di loro” ammette Olivar “non
avrei mai fatto foto, almeno non nel modo in cui le ho fatte” - il risultato è
quello che abbiamo davanti sfogliando Forever
Young.
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© Forever Young
by Jacques Olivar, Desolation Angel, Cape Town 2004, published by teNeues,
www.teneues.com. Photo © 2011 Jacques Olivar. All rights
reserved. www.jacquesolivar.com
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Ovvero
scatti di donne bellissime ed enigmatiche, spesso on the road e in situazioni
sospese e fugaci (cabine telefoniche o stazioni di servizio, tetti di
grattacieli o accanto a roulotte, appoggiate a una macchina o in attesa di
qualcosa o qualcuno). Scatti patinati, pervasi da una luce ora livida ora
sabbiosa e desertica, che congela il tutto in un altrove cinematografico,
marchiato inconfondibilmente dal tocco di Jacques Olivar.
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© Forever Young
by Jacques Olivar, Out of the Blue, Nevada 2005, published by teNeues,
www.teneues.com. Photo © 2011 Jacques Olivar. All rights
reserved. www.jacquesolivar.com
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Forever
Young
di
Jacques Olivar
Lingua:
italiano, inglese, tedesco, francese, spagnolo
teNeues
www.teneues.com
128
pagine
67
foto a colori
59,90 €
LINDA
MCCARTNEY: LIFE IN PHOTOGRAPHS
Ed
ecco la manna dal cielo per i patiti di rock (quello vero) e fotografia.
Jimi
Hendrix, The Who, Janis Joplin, Grateful Dead, The Doors, Bob Dylan, Simon
& Garfunkel, Grace Slick, Nico, Frank Zappa, John Lennon, Neil Young, Tim Buckley,
Aretha Franklin sono solo alcuni dei nomi memorabili immortalati dall’occhio sensibile
e vero di Linda Eastman McCartney.
Se
aggiungiamo gli Stones col famoso servizio del 1966 all’origine della fortunata
carriera fotografica, il ritratto di Eric Clapton che finì - prima volta per
una donna - sulla copertina del magazine Rolling Stone e ovviamente le tante
immagini dei Beatles avremo una buona parte ma solo una parte di Life in Photographs. Volume, edito dalla
Taschen, davvero straordinario per formato e contenuto.
Non
bastassero infatti rockstar e artisti (De Kooning o Gilbert and George) - colti
sempre in modo spontaneo e fresco -, il libro contiene tante delicate e
toccanti immagini di vita familiare. Il fatto poi che i membri della famiglia
siano personaggi altrettanto famosi - ovviamente Paul McCartney ma anche le
figlie Stella e Mary - rende forse tutto più curioso ma non è l’elemento principale
di questi scatti bellissimi.
Attraverso
le foto - disposte cronologicamente e selezionate tra oltre 200.000 da Paul e
figli - scorriamo così il documento di un’epoca ma anche e soprattutto un
diario personale in cui riesce a essere magicamente condensata un’intera esistenza,
intensissima e ricca di tanta passione.
Linda
McCartney: Life in Photographs
di
Linda McCartney, Annie Leibovitz e Martin Harrison
a
cura di Alison Castle
lingua:
inglese, francese, tedesco
Taschen
www.taschen.com
280
pagine
49,99 €
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